Campagne – Link

C A M P A G N E

 

“Chiudiamo la forbice”dalle disuguaglianze al bene comune: una sola famiglia umana.

E’ una campagna triennale nata per

  • sensibilizzare e informare territori e comunità sulle interconnessioni tra diseguaglianze, diritto al cibo, migrazioni, conflitti, ambiente e finanza (in particolare la questione del debito pubblico;
  • raccontare e moltiplicare le esperienze e le iniziative educative, di advocacy, di solidarietà concreta, valorizzando il lavoro dei territori, le relazioni create tra gli organismi promotori della campagna, con i diversi soggetti locali.

A monte di tutto ciò le indicazioni di Papa Francesco per una rivoluzione culturale (Laudato Sì, n.114) ed antropologica (n. 118) capace di superare il paradigma tecnocratico (106) e finanziario (109) oggi dominante, che causa sfruttamento e degrado dell’uomo e della natura.

 

“Il diritto di rimanere nella propria terra”Per promuovere e garantire a ciascuno il diritto di restare nel proprio Paese vivendo in modo dignitoso.

In occasione del Giubileo della Misericordia  e su invito della Conferenza episcopale Italiana, Fondazione MISSIO, la Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario (FOCSIV) e Caritas Italiana lanciano la campagna dal titolo “Il diritto di rimanere nella propria terra”. Il Consiglio Permanente della CEI ha approvato un un vademecum con una serie di indicazioni pratiche per le Diocesi italiane circa l’accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati in Italia e per la solidarietà con i paesi di provenienza dei migranti.  Al punto 7 del vademecum la CEI evidenzia che “il doveroso impegno di  accoglienza non deve farci dimenticare le cause del cammino e della fuga dei migranti che arrivano nelle nostre comunità: guerre, fame, disastri ambientali, persecuzioni politiche e religiose”

 

 “Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro”Cibo, finanza e pace!

L’appello lanciato da Papa Francesco a tutta l’umanità rappresenta un impegno alla mobilitazione, per rimuovere le cause della fame e le fonti di una disuguaglianza sempre più profonda, per porre un freno alle derive di un sistema finanziario fuori controllo, per rispondere alla domanda di giustizia ed alla necessità di perseguire il bene comune. Si tratta di questioni che ci interpellano direttamente in questi tempi di crisi, che sembrano aver ridisegnato anche i confini della povertà e della vulnerabilità: non sono soltanto i ‘paesi poveri’ a richiedere la nostra attenzione; i segni della deprivazione e della sofferenza sono ben presenti nel nostro mondo, assieme ai paradossali sintomi dello spreco e della dissipazione.
Il tema del diritto al cibo è dunque l’elemento centrale da cui è necessario partire: rimuovere lo ‘scandalo della fame’ che ancora affligge un’ampia porzione della popolazione del pianeta.

 

“Abbiamo riso per una cosa seria”FOCSIV promuove e intende sostenere l’agricoltura familiare.

L’agricoltura familiare mette al centro le famiglie, in particolare le donne e i giovani, protagoniste dello sviluppo territoriale sia in Italia che nei Paesi del Sud del mondo, restituendo alle comunità il diritto di produrre gli alimenti necessari al loro sostentamento attraverso un modello di produzione legato alla tradizione dei territori e in grado di apportare un miglioramento della qualità della vita. L’Agricoltura familiare rappresenta la risposta più sostenibile ed efficace alla fame e alla malnutrizione di intere comunità coniugando diritto al cibo e dignità dell’uomo. Infine, pone l’accento sull’alleanza globale tra gli agricoltori italiani, del Nord del mondo, e i contadini dei Paesi del Sud del mondo, sancita dal pacco di riso. Un’alleanza per la difesa del lavoro agricolo che, nonostante le diversità dei contesti territoriali a migliaia di chilometri di distanza, è caratterizzato dalle medesime problematiche riconducibili ad una logica sfrenata del profitto che non pone al centro né la dignità dell’uomo, né del suo lavoro. Per approfondire visita il sito FOCSIV.

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“Acqua bene comune”Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua.

“Rimango basito davanti al fatto che i politici italiani, eletti dal popolo, non obbediscono a quello che il popolo italiano ha deciso con ben ventisei milioni di preferenze nel Referendum sull’acqua del 2011, affermando che l’acqua deve uscire dal mercato e che non si può fare profitto sull’oro blu. Il Referendum è l’unica possibilità che il popolo italiano ha di esprimere in maniera diretta la propria volontà. E’ incredibile che dal 2011 abbiamo avuto ben sette governi di varie tonalità da sinistra a destra, ma nessuno ha obbedito a quanto il popolo ha deciso sull’acqua. La Politica è sorda a quanto il Popolo chiede.” (P. Alex Zanotelli)

 

“Banche armate”

Anche nel 2018, come in passato, l’export italiano di armamenti ha superato il valore di 10 miliardi di euro. Circa la metà di queste esportazioni ha visto come destinatari Paesi al di fuori della Nato, in particolare alcune nazioni del Medio Oriente e dell’Africa attualmente coinvolte in guerre o azioni militari di vario genere (per approfondimenti:: https://riforma.it/it/articolo/2018/11/20/litalia-esporta-meno-armi-ma-sempre-nei-posti-peggiori). Sapevi che molte banche operanti nel nostro Paese (tra cui Unicredit, Intesa, Deutsche Bank, Bnp Paribas) sono coinvolte in queste operazioni?

 

“Stop F35”Taglia le ali alle armi

L’appello si basa sulla richiesta a tutti i deputati di sostenere le mozioni parlamentari rivolte a fermare l’acquisto degli F35, perché in tempi di tagli alla spesa pubblica come quelli odierni, l’acquisto di aerei militari appare una decisione deleteria per la comunità, nonché inconciliabile con l’agenda del governo. Perché spendere 14 miliardi di euro – che saranno 50 alla fine del programma – per produrre e comprare un aereo militare da guerra, quando non si trovano risorse per le politiche sul welfare e il lavoro di cui il nostro paese ha estremo bisogno?

 

Banning Poverty

Chiama l’Africa

Campagna per gli obiettivi del millennio

Ferma il massacro – Appello per il popolo dei Monti Nuba


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