Lo scorso 30 novembre Don Massimo, missionario fidei donum diocesano in Albania, ci ha inviato aggiornamenti sulla delicata situazione in Albania fortemente provata dal terremoto verificatosi lo scorso 26 novembre…
Carissimi,
tanti di voi mi stanno scrivendo per chiedere notizie.🥰
Noi a Mabë stiamo bene, le scosse purtroppo continuano, ma noi avvertiamo solo quelle più forti, e comunque nella nostra zona non ci sono stati né danni, né feriti. 🙏
Da mercoledì 27 abbiamo avuto la visita annuale del nostro vescovo Tommaso!
È ripartito oggi pomeriggio.🎊
Da ieri, venerdì, stiamo ospitando una famiglia di Durazzo. La loro casa non ha subito grossi danni, ma hanno visto cadere il palazzo di fronte e sono molto impauriti. Da tre notti dormivano in macchina. Papà, mamma, una bimba di tre anni e la nonna. La prima cosa che ci hanno chiesto appena arrivati è stata se si sentono le scosse e se ci sono stati danni alla casa!😲
I morti purtroppo sono saliti a 51, sono terminate le ricerche di eventuali altri superstiti. Circa 2000 i feriti. A Durazzo le persone accolte inizialmente nelle tende al campo sportivo sono state tutte sistemate negli alberghi o nelle palestre. Mentre restano aperte altre tre tendopoli, come quella di Thumanë, dove sono andati i volontari della nostra Caritas.
È scattata subito una gara di solidarietà.
Sono venuti soldati dal Kosovo, dalla Serbia, dalla Grecia, Vigili del Fuoco dall’Italia, ma anche tanti volontari Albanesi, le Caritas, le parrocchie..
In poche ore gli albanesi residenti in America hanno raccolto due milioni di dollari.❤️
“Non abbiamo bisogno di niente, c’è cibo, ci sono vestiti, abbiamo un letto, abbiamo solo bisogno che smetta. Abbiamo paura”, ci dicono. Altri “ho perso tutto, non ho più niente, voglio morire!”.
Durazzo si è letteralmente svuotata. Alcune zone della città sono state interdette, ma la gente sta scappando, cerca di allontanarsi.
Oggi passando con la macchina, sulla circonvallazione che attraversa la città, per portare il nostro vescovo Tommaso in aeroporto, ci ha colpito vedere alle 13:00 tutti i palazzi con le tapparelle abbassate
E l’aeroporto di Tirana mai così pieno di persone in partenza. Molti sono andati in macchina in Kosovo, tanti altri invece stanno raggiungendo parenti in altre zone del paese o all’estero.
Tante le polemiche sui palazzi crollati perché si tratta di edifici molto recenti.
Un amico sacerdote ci ha raccontato che dal sottosuolo in alcune zone è emerso un liquame nero. Fa impressione in generale la poca fiducia verso lo Stato, tutti preferiscono aiutare tramite le associazioni o le Caritas, ma non attraverso le istituzioni! Non si fidano… 🥴
Un abbraccio a tutti e buon Avvento!
A presto…
Ps. La foto dei tacchini è immancabile nel periodo di Natale nei nostri villaggi!!! 😉