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04/2021: “I diritti fondamentali” – Il Video del Papa
In molte parti del mondo, difendere i diritti umani fondamentali può rappresentare un rischio. Non solo nei regimi dittatoriali, ma anche in alcune democrazie che attraversano una crisi. Serve coraggio, come dice Francesco, per “opporsi attivamente alla povertà, alla disuguaglianza, alla mancanza del lavoro, della terra e della casa, dei diritti sociali e lavorativi”. Questo mese, il Papa ci invita a sostenere quanti pagano il prezzo di difendere i diritti fondamentali dove non è facile, “perché vedano che i loro sacrifici e il loro lavoro portino frutti abbondanti”. Non lasciamoli soli. Prega e condividi queste parole del Papa affinché queste persone coraggiose si sentano accompagnate nel loro lavoro.
“Per difendere i diritti umani fondamentali servono coraggio e determinazione.
Mi riferisco al fatto di opporsi attivamente alla povertà, alla disuguaglianza, alla mancanza del lavoro, della terra e della casa, dei diritti sociali e lavorativi.
Pensate che molte volte i diritti umani fondamentali non sono uguali per tutti.
C’è gente di prima, di seconda, di terza classe, e persone considerate scarti.
No. Devono essere uguali per tutti.
E in alcuni luoghi difendere la dignità delle persone può significare andare in prigione, anche senza processo. O può significare la calunnia.
Ogni essere umano ha il diritto di svilupparsi integralmente, e questo diritto fondamentale non può essere negato da nessun Paese.
Preghiamo per coloro che rischiano la vita lottando per i diritti fondamentali nelle dittature, nei regimi autoritari e persino nelle democrazie in crisi, perché vedano che i loro sacrifici e il loro lavoro portino frutti abbondanti”.
VITE INTRECCIATE – 29^ Giornata dei missionari martiri
Per celebrare la ventinovesima Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri abbiamo scelto lo slogan “Vite intrecciate”.
Il missionario martire è tessitore di fraternità: la sua vita si intreccia con quella dei popoli e delle culture che serve e incontra. L’umanità intera intreccia la propria esistenza con quella di Cristo, riscoprendosi così tralci della stessa vite.
Di seguito sono riportati: l’introduzione alla Giornata, l’approfondimento al tema e il materiale di animazione.
Webinar 21 e 24 marzo: vite intrecciate in Brasile ed Etiopia
Vite intrecciate ⇒ Video Testimonianze + Schede di approfondimento ai video
Manifesto Giornata Missionari Martiri 2021
Dossier Fides Missionari uccisi 2020
Adorazione Eucaristica 2021
Via Crucis 2021
L’Animatore missionario 01 2021
03/2021: “Sacramento della riconciliazione” – Il Video del Papa
Cosa significa per te il sacramento della riconciliazione? Hai già vissuto quest’esperienza? Papa Francesco ci dice: “Quando vado a confessarmi è per guarirmi, per curarmi l’anima. Per uscire con più salute spirituale”. Il Pontefice ci invita a vivere questo sacramento che trasforma la vita: “Al centro della Confessione ci sono non i peccati che diciamo, ma l’amore divino che riceviamo e di cui abbiamo sempre bisogno”. Dio è più grande dei nostri peccati. Condividi questo messaggio pieno di gioia con tutte le persone che ami, e accostati al sacramento del perdono per assaporare l’infinita misericordia del Signore. È un regalo per te!
“Quando vado a confessarmi è per guarirmi, per curarmi l’anima.
Per uscire con più salute spirituale. Per passare dalla miseria alla misericordia.
E al centro della Confessione ci sono non i peccati che diciamo, ma l’amore divino che riceviamo e di cui abbiamo sempre bisogno.
Il centro della Confessione è Gesù che ci aspetta, ci ascolta e ci perdona.
Ricordatelo: nel cuore di Dio ci siamo noi prima dei nostri errori.
Preghiamo affinché viviamo il sacramento della riconciliazione con una rinnovata profondità, per gustare l’infinita misericordia di Dio. E preghiamo perché Dio dia alla sua Chiesa sacerdoti misericordiosi e non torturatori”.
L’Italia scopre il Congo: Intervista a Padre Albanese
Congo, padre Albanese: “Milizie e massacri. In questo inferno l’Occidente ha fallito”
Intervista con il sacerdote giornalista: «Troppi interessi dietro le stragi. Oggi ci accorgiamo di questa zona, ma la tragedia va avanti da decenni»
CITTÀ DEL VATICANO. «Massacri, stupri, stragi di innocenti. Il Congo è un inferno ogni giorno di più, ignorato dal resto del mondo. Anche a causa del fallimento delle missioni Onu e della Comunità internazionale». Il missionario comboniano padre Giulio Albanese risponde dopo aver parlato a lungo con i suoi tanti amici nella Repubblica Democratica. Li ha chiamati per sincerarsi della situazione nelle convulse ore successive all’attacco al convoglio delle Nazioni Unite in cui è stato assassinato l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, 43 anni, morto in ospedale a Goma. Non ce l’hanno fatta neanche il trentenne carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista congolese Mustapha Milambo. Padre Albanese trascorre la sua vita tra l’Italia e l’Africa, dove da sempre segue da vicino le aree di crisi. È stato varie volte in Congo, «ripetutamente da decenni». Giornalista, ha fondato l’agenzia Misna (Missionary International Service News Agency), e ha diretto le riviste missionarie della Conferenza episcopale italiana. Oggi è editorialista dell’Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede, su cui scrive di Africa.
Padre Albanese, qual è oggi la realtà del Congo?
«È un disastro quotidiano, provocato da un intreccio mortale di bande armate, dalla matrice islamista ma non solo. Alcune giungono dai Paesi limitrofi, lungo il confine con Uganda e Ruanda. Fanno il bello e il cattivo tempo, con una violenza che va al di là di ogni fantasia e immaginazione. A queste formazioni si aggiungono i Mai-Mai, squadre “patriottiche”, schegge impazzite che una volta stanno da una parte una volta dall’altra. In Congo basta avere un mitragliatore per sbarcare il lunario. E poi, sullo sfondo, gruppi economici “occulti” (è un eufemismo, ovviamente)».
[…]
Vi rimandiamo all’articolo completo dell’intervista pubblicata su La Stampa
Quaresima 2021
Carissimi,
questa Quaresima sarà da inventare, da costruire insieme…
Come CMD siamo convinti che questo tempo di pandemia ci offra, con tutte le sue difficoltà e rinunce, un’occasione di cambiamento radicale, che auspicavamo e che forse non avevamo il coraggio di iniziare!
La Quaresima come tempo di deserto e di privazioni è iniziata praticamente un anno fa…
Ma non siamo stati noi a scegliere quali rinunce o digiuni fare, e non hanno riguardato solo noi personalmente, ma l’intera umanità!
Abbiamo pensato allora che la Quaresima di quest’anno potesse essere un tempo di “vivificazione” invece che di mortificazione.
Tempo cioè di fuggire le tentazioni dell’isolamento, dello scoraggiamento, della sfiducia, per scegliere con ancora più convinzione la vita: sotto le diverse forme della fraternità, della comunione, della fiducia…
Abbiamo pensato di proporvi settimanalmente degli strumenti che potessero esserci di aiuto:
- Ogni #Martedì:
schema per la preghiera personale o comunitaria in parrocchia (ogni settimana diversa) anche alla luce della giornata di preghiera dei missionari martiri il 24 marzo
Adorazione Eucaristica – Rosario missionario – Via Crucis – Veglia di preghiera
Missionari-uccisi-nel-2020 Dossier Fides Missionari uccisi 2020
- Ogni #Mercoledì:
proposta di video testimonianze con schede per l’animazione;
1- don Roberto Malgesini;
2 – Martiri della Fraternità di Buta;
3 – Agitu Agudeta;
4 –
- Ogni #Giovedì:
proposta di film sul tema del Vangelo della domenica;
1 – Sorry We Missed You (K. Loach, 2019); 2 – La Crisi (C. Serreau, 1992); 3 – Fortapasc (M. Risi, 2008); 4 –
- Ogni #Venerdì:
proposta di cena solidale per vivere i venerdì di quaresima;
- Ogni #Sabato:
schema di celebrazione domestica domenicale con attività per bambini e ragazzi!
I di Quaresima – II di Quaresima – III di Quaresima
IV di Quaresima – V di Quaresima
Infine vi proponiamo due webinar:
il 21 marzo sul Brasile,
il 24 marzo sull’Etiopia…
Avrete aggiornamenti!!!
Buon cammino di fraternità!!! 😉
“Fratelli tutti”: la terza enciclica di Papa Francesco
Papa Francesco ha presentato la sua terza enciclica lo scorso 3 ottobre 2020 ad Assisi, davanti la tomba di San Francesco. L’enciclica è sulla fraternità e l’amicizia sociale. Il titolo è Fratelli tutti è stato ispirato dal Santo di Assisi scrive infatti Papa Francesco all’inizio dell’enciclica:
1. «Fratelli tutti»,[1] scriveva San Francesco d’Assisi per rivolgersi a tutti i fratelli e le sorelle e proporre loro una forma di vita dal sapore di Vangelo. Tra i suoi consigli voglio evidenziarne uno, nel quale invita a un amore che va al di là delle barriere della geografia e dello spazio. Qui egli dichiara beato colui che ama l’altro «quando fosse lontano da lui, quanto se fosse accanto a lui».[2] Con queste poche e semplici parole ha spiegato l’essenziale di una fraternità aperta, che permette di riconoscere, apprezzare e amare ogni persona al di là della vicinanza fisica, al di là del luogo del mondo dove è nata o dove abita.
2. Questo Santo dell’amore fraterno, della semplicità e della gioia, che mi ha ispirato a scrivere l’Enciclica Laudato si’, nuovamente mi motiva a dedicare questa nuova Enciclica alla fraternità e all’amicizia sociale. Infatti San Francesco, che si sentiva fratello del sole, del mare e del vento, sapeva di essere ancora più unito a quelli che erano della sua stessa carne. Dappertutto seminò pace e camminò accanto ai poveri, agli abbandonati, ai malati, agli scartati, agli ultimi.
Al link trovate il documento intero ⇒ Fratelli tutti (qui in pdf)
Qui di seguito alcuni link per approfondire dal Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale:
01/2021: Al servizio della fraternità – Il Video del Papa
In questo anno nuovo che inizia, il Santo Padre ci propone una nuova sfida: essere fratelli e sorelle.
“Sogniamo come un’unica umanità, come viandanti fatti della stessa carne umana, come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi, ciascuno con la ricchezza della sua fede o delle sue convinzioni, ciascuno con la propria voce, tutti fratelli!”
“Pregando Dio seguendo Gesù ci uniamo come fratelli a chi prega seguendo altre culture, altre tradizioni e altre credenze. Siamo fratelli che pregano.
La fratellanza ci porta ad aprirci al Padre di tutti e a vedere nell’altro un fratello, una sorella, con cui condividere la vita o sostenersi a vicenda, per amare, per conoscere.
La Chiesa valorizza l’azione di Dio nelle altre religioni, senza dimenticare che per noi cristiani la fonte della dignità umana e della fraternità è nel Vangelo di Gesù Cristo.
Noi credenti dobbiamo tornare alle nostre fonti e concentrarci su ciò che è essenziale. L’essenziale della nostra fede è l’adorazione nei confronti di Dio e l’amore per il prossimo.
Preghiamo perché il Signore ci dia la grazia di vivere in piena fratellanza con i fratelli e le sorelle di altre religioni, senza litigare, pregando gli uni per gli altri, aperti a tutti”.
Il Video del Papa diffonde ogni mese le intenzioni di preghiera del Santo Padre per le sfide dell’umanità e della missione della Chiesa.
07/2020: Le nostre famiglie – Il Video del Papa
Il nostro ritmo di vita spesso frenetico gioca contro la vita familiare, e qui emerge un problema molto importante, perché nessuno, né noi come individui né la società, può prescindere dalle famiglie, men che meno in questo periodo di crisi che stiamo vivendo. Come dice Papa Francesco “le famiglie non sono un problema, sono prima di tutto un’opportunità”.
“La famiglia ha bisogno di essere protetta. Tanti sono i pericoli che affronta: il ritmo della vita, lo stress…
A volte i genitori dimenticano di giocare con i propri figli.
La Chiesa deve incoraggiare le famiglie e stare loro accanto, aiutandole a scoprire vie che permettano loro di superare tutte queste difficoltà.
Preghiamo affinché le famiglie di oggi siano accompagnate con amore, rispetto e consiglio, e in particolare vengano protette dagli Stati”.
Il Video del Papa diffonde ogni mese le intenzioni di preghiera del Santo Padre per le sfide dell’umanità e della missione della Chiesa.
05/2020: Per i diaconi – Il Video del Papa
Ci è chiara la missione dei diaconi nella Chiesa? Apportano al clero il mondo della famiglia e della loro professione. Hanno molto da offrire. Sono uomini con una vocazione familiare di servizio a Dio e ai fratelli molto chiara e necessaria alla Chiesa. Il servizio nella liturgia, alla Parola e ai più sfortunati è al cuore della loro missione.
“I diaconi non sono sacerdoti in seconda.
Fanno parte del clero e vivono la loro vocazione in famiglia e con la famiglia.
Si dedicano al servizio dei poveri che portano in sé il volto di Cristo sofferente.
Sono i guardiani del servizio nella Chiesa.
Preghiamo affinché i diaconi, fedeli al servizio della Parola e dei poveri, siano un segno vivificante per tutta la Chiesa”.
Il Video del Papa diffonde ogni mese le intenzioni di preghiera del Santo Padre per le sfide dell’umanità e della missione della Chiesa.
Rete Mondiale di Preghiera del Papa (Apostolato della Preghiera)